Il modo di rendere operativo il più che bimillenario patrimonio della filosofia occidentale e non, è costituito dalle Pratiche Filosofiche.
Si tratta di riportare la filosofia dall’iperuranio dell’astrazione alla concretezza della vita; dalla solitudine della speculazione teoretica alla piazza nella quale incontriamo gli altri, come fece Socrate nell’Atene del V° secolo avanti Cristo.
In particolare ne ricordo due.

  • La Community of Enquiry.
    Si pratica in gruppo a partire da un testo-stimolo (racconto non filosofico, lettera, poesia, pittura, musica…). Importante è il processo del pensare insieme, non la risposta ad una questione.
    Con opportune tecniche il “filosofo pratico”, che funge da facilitatore maieutico, a partire dal testo raccoglie l’agenda delle domande, fa emergere una mappa concettuale con motivi comuni e concorda un piano di discussione aperta su un argomento.
  • Il Socratic Dialogue fa idealmente riferimento a Socrate (469 – 399 a. C.), al suo metodo dell’ironia, dell’ars maieutica, alla sua ricerca di definizioni.  “Il dialogo socratico non è l’arte rivolta all’insegnamento della filosofia, ma al filosofare stesso, non è l’arte con cui si fanno lezioni di filosofia, ma con cui si fa degli studenti dei filosofi”. (Leonard Nelson)

Lo scopo è quello di esercitare le capacità espressive, di affinare le abilità di ragionamento analitico, di rispettare l’altro, migliorando il clima di gruppo.
Il gruppo può partire da domande quali: Che cos’è l’armonia in un gruppo? Che cos’è la fiducia? Che cos’è l’autonomia? Che cos’è l’equilibrio? Che cos’è l’amicizia? Che cos’è la paura? Ecc.
Con opportune tecniche il filosofo-facilitatore porterà ad una definizione negoziata e condivisa, che in un certo senso rappresenta l’universale del gruppo.
Altre pratiche filosofiche più recenti, che ho sviluppato personalmente, sono:

  • La Filosofia Preventiva, che si basa sul “prendersi cura”, nel senso heideggeriano del termine, del disagio esistenziale prima che esso degeneri in psicopatologia conclamata, in particolare nelle helping professions (insegnanti, assistenti sociali, infermieri, medici…).
  • La Philosophy With Parents, una serie di incontri di supporto alla genitorialità, nella scuola e non, condotti con l’approccio tipico del con-filosofare maieutico; le tematiche relative alle relazioni coi figli, in particolare adolescenti, tendono a valorizzare le risorse interne dei genitori, in contrapposizione all’ottica di delega ai cosiddetti esperti (Illich).
  • Il Prendersi cura di sè, un percorso interattivo per non-filosofi basato sulla logoanalisi esistenziale di Frankl. Con pratiche corporee, meditative e di scrittura si procede nella ricerca dei valori di esperienza, di creazione e di atteggiamento, scoprendo il proprio potenziale esistenziale.